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Al primo piano ascoltiamo Arnon che racconta ad un suo amico con un lungo monologo la rabbia e profonda disperazione per aver fatto vincere il suo egoismo e i suoi istinti sulla felicità e serenità della sua famiglia. Al secondo piano leggiamo la lettera che Hani sta scrivendo ad un sua amica lontana. Una lettera che parla di una donna, madre e moglie, lasciata sola dal marito e che si rifugia nelle sue fantasie per rimanere in vita fino però al terrore di non riuscire più distinguere realtà e immaginazione. Dvora al terzo piano parla alla sua segreteria telefonica per lasciare un lungo e commovente racconto al suo marito defunto al quale non riesce a dire addio perchè "l'importante è parlare con qualcuno. Altrimenti, tutti soli, non sappiamo nemmeno a che piano ci troviamo, siamo condannati a brancolare disperati nel buio, nell'atrio, in cerca del pulsante della luce".
Un romanzo complesso, commovente, intenso e che non riuscirete a smettere di leggere.
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