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Romanzo aspaziale e atemporale che racconta di una strana e altamente contagiosa malattia che porterà alla distruzione della società. Questa malattia è una cecità nuova, i malati al posto di vedere nero, sono avvolti da una luce bianca e candida. Simbolicamente il bianco in questo caso non rappresenta un mondo paradisiaco ma al contrario un inferno. Questo è il primo di molti ribaltamenti e contrasti di questo romanzo distopico e spietato.
La malattia inizia a dilagare e i malati vengono messi in quarantena in edifici fatiscenti e le loro reazioni psicologiche sono devastanti, tra terrore e violenza. Questa cecità candida cancella ogni forma di pietà ed empatia mettendo a nudo la parte più cruda e primordiale dell'animo umano
Saramago descrive un'umanità bestiale, crudele ed egoista e lo fa con una scrittura diretta e cruda che vi coinvolgerà al punto da non volervi staccare da questo bellissimo romanzo!
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